la bici è ...

la bici è ... economica, ecologica, salutare, segno di civiltà: INTELLIGENTE!

"La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un ora, ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta"

Ivan Illich "elogio della bicicletta"

lunedì 21 dicembre 2015

Buone Feste!


FIAB ValdarnoInBici augura a tutti
un Felice Natale 
e un 2016 ricco di gioia e di pedalate!


Vi aspettiamo nel 2016 con tante iniziative

Se vuoi iscriverti per il 2016 a FIAB ValdarnoInBici clicca qui

venerdì 27 novembre 2015

Racconti da lontano..intorno a qualche bici

Oggi vi vogliamo raccontare un storia diversa.
Diversa per il Valdarno che dista parecchi chilometri dal luogo da cui ha avuto origine, diversa per la nostra associazione che da quando è nata si è concentrata sulla mobilità sostenibile in Italia e nel Valdarno. Non vi vogliamo parlare di ciclabilità e neanche delle solite realtà nord europee che tanta invidia ci fanno. Oggi vogliamo andare un po' fuori tema...o forse no.
Si dice che siamo gocce in mezzo al mare, quel mare lontano misterioso e spesso inesplorato, quel mare che circonda la nostra nazione, quel mare da cui nel corso dei secoli sono arrivati invasori ma anche merci rare e preziose, quel mare che per il mondo vivente è fonte di vita ma dove purtroppo in questi ultimi anni molte persone hanno naufragato con i loro sogni.
Oggi parliamo di un storia che viene da lontano, anzi di quattro storie che vengono da lontano. Storie di persone che con varie peripezie hanno raggiunto il Valdarno e che martedì abbiamo avuto la fortuna di incontrare.
Per ora non vi diremo i nomi di questi ragazzi che fanno parte del gruppo di profughi provenienti dal Bangladesh, ospiti della Comunità "Il Cenacolo" di Palazzolo, frazione di Figline e Incisa. Come tanti sono partiti dalla loro terra, in fuga dalla povertà e in cerca di un futuro migliore.
Non conosciamo la loro vita dall'inizio, non sappiamo molto di loro, di cosa facevano prima di fuggire, dei loro gusti, dei loro sogni da bambini. Ma vogliamo condividere con voi quel poco che abbiamo conosciuto di loro e con loro.
Martedì pomeriggio alle ore 17.00, alla consueta apertura della nostra Ciclofficina al centro sociale "Il Giardino", insieme anche agli amici dell'associazione "Anelli mancanti", vengono accompagnati questi quattro ragazzi. Li conosciamo tra il primo imbarazzo di incontrare nuove persone e gli inevitabili problemi linguistici. Per vincere questo impaccio iniziale, in modo del tutto naturale, decidiamo di metterci subito all'opera. Di biciclette da sistemare ce ne sono tante, di cose da imparare pure. I ragazzi conoscono già abbastanza bene il mondo delle bici. Nel loro paese di origine è un mezzo diffuso e non è inusuale vederne girare qualcuna con anche tre/quattro persone a bordo.
Hanno voglia di fare e di apprendere e le loro iniziali facce perplesse, si fanno subito sorridenti quando il nostro Graziano comincia ad armeggiare con maestria e a mostrare con passione l'arte del riparare una ruota, del pulire una catena, del sistemare e rimettere a nuovo una bicicletta.

Sguardi attenti e curiosità fanno superare i problemi linguistici, il fare e l'essere superano il dire, e così si comincia a mettere insieme le mani sulle varie bici da riassestare. A turno i quattro ragazzi, ben assistiti da Graziano e Francesco, iniziano a voler dimostrare che possono farlo. Si alternano così affaccendandosi con il sorriso su copertoni, camere d'aria e catene come se in quel posto ci fossero sempre stati, o forse con la speranza di rimanerci più tempo possibile per sentirsi operativi e leggeri. Senza fretta ma con la giusta frenesia di chi vuole venire a galla dopo un tuffo.

I momenti si susseguono in maniera fluida e ci sentiamo tutti un po' più rilassati e soddisfatti per quelle ore che trascorrono intense ma spensierate tra i consigli di Graziano, i tentativi, gli errori e le correzioni.
E così ci immergiamo tutti quanti nelle attività della ciclomanutenzione, con sempre più la complicità di chi sta lavorando insieme, condividendo dei momenti diversi e un'esperienza che, come qualcuno di noi ha detto, fanno intravedere l'unica via di uscita all'odio che in questi giorni è affiorato dai terribili fatti di cronaca.

A un certo punto arriva anche una mamma con due bambini. Straniera anche lei, con due biciclette da bambino da riparare. Ci vengono richiesti degli interventi non troppo complessi e i nostri amici fremono per far vedere che possono riuscirci anche da soli. Dimostrano con successo che sono stati attenti e ne sono silenziosamente fieri. E noi con loro.
Il tempo passa veloce e le due ore di attività finiscono fra la delusione di dover interrompere un momento intenso e la gioia di aver fatto parte di uno scambio profondo che va oltre l'aver riparato qualche bicicletta.
Nelle prossime settimane avremo modo di conoscere meglio questi ragazzi, poi probabilmente ne conosceremo altri. Siamo contenti che questo nuovo cammino ha avuto inizio e siamo convinti che lo spirito e il confronto che ci ha unito martedì scorso ci farà andare lontano e ci farà crescere.
Abbiamo condiviso una prima esperienza in cui per un paio di ore si sono incrociate la nostra passione per un mezzo e per l'arte nobile della ciclomanutenzione, con i sogni di chi vuole uscire allo scoperto e ha voglia finalmente di venire a galla.

Venire a galla. Sì, il venire a galla, il diventare visibili in quel mare di cui tutti noi siamo solo piccole gocce, ma quel mare che esiste solo grazie ad ogni singola goccia che ne fa parte. E dopo martedì noi siamo ancor più felici di farne parte.

lunedì 23 novembre 2015

Assemblea dei soci e non solo...

Sabato 12 dicembre dalle ore 18.00

FIAB ValdarnoInBici è lieta di invitarti ad una serata totalmente all'insegna della mobilità sostenibile.

presso il centro sociale "Il Giardino"
Figline V.no - Giardini Gen. Dalla Chiesa




L'evento inizierà con la presentazione del libro "Se dico bici..."


con i ricordi sulle bici che molti di voi hanno voluto condividere con noi nei mesi scorsi.
Sarà presente la nostra socia che ha curato la raccolta e verranno letti alcuni brani che raccontano storie lontane e vicine legate al fantastico mondo delle biciclette.



A seguire ci sarà un momento di confronto aperto con i cittadini e con gli amministratori sul tema della mobilità, anche alla luce dei punti del "Patto della mobilità sostenibile" che in campagna elettorale abbiamo sottoposto ai vari candidati.


Dopo il dibattito, spazio al momento sociale con una "merenda sinoira" (traducibile in termini più moderni in apericena): ognuno porta quello che vuole e si condivide insieme (chi non può portare niente di mangereccio potrà partecipare con un piccolo contributo economico).

La serata terminerà con l'Assemblea annuale dei soci e dei simpatizzanti di FIAB ValdarnoInBici, in cui verrà presentato il bilancio delle attività del 2015 e verranno illustrati alcuni obiettivi ed alcune iniziative per il 2016.


Se vuoi partecipare o se vuoi ulteriori informazioni, contattaci su facebook o all'indirizzo mail infovaldarnoinbici@gmail.com 


TI ASPETTIAMO!

sabato 3 ottobre 2015

puntiamo al #30eLode

In occasione della ripresa della discussione della legge delega per la modifica al Codice della Strada, FIAB-FederazioneItaliana Amici della Bicicletta presenta oggi la campagna nazionale #30elode, sul tema della sicurezza nelle città, con un incontro stampa a Montecitorio al quale intervengono i deputati Paolo Gandolfi e Mirko Busto del Gruppo Interparlamentare della mobilità nuova e ciclistica.

Tra le modifiche richieste per il Codice della Strada, molte riguardano chi si muove in bicicletta: una su tutte è la proposta di inserire il limite dei 30 km/h come standard di velocità sulle strade urbane. Esperienze nazionali e internazionali dimostrano in modo inequivocabile, infatti, che la velocità delle auto è la prima causa di mortalità per chi viaggia in bici.




E per avere strade a misura dei bambini, è stato lanciato proprio per loro il concorso 

“Caro Renzi, vorrei andare in bici perché…”

con cui si intende cogliere questa storica occasione di cambiamento e sollecitare in modo forte Parlamento e Governo affinché promuovano provvedimenti volti a tutelare l’utenza vulnerabile della strada e a garantire sicurezza per chi si muove a piedi o in bicicletta.

Chiediamo il supporto di voi adulti per coinvolgere i vostri figli, nipoti, alunni e amici in questa campagna "lodevole" a favore del #30eLode.

In palio premi per i racconti e le lettere che arriveranno.


giovedì 24 settembre 2015

"Pedalata dell'Arno" pensando alla ciclopista che verrà

Domenica 20 ci siamo divertiti a pedalare lungo l'Arno da Incisa a San Giovanni. La nostra biciclettata rientrava nell'iniziativa "Pedalata del Tirreno e dell'Arno" organizzata da Regione Toscana, ANCI, Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB), UISP e il quotidiano Il Tirreno, in occasione della Settimana Europea della Mobilità.

Tale evento di carattere regionale è stato finalizzato alla promozione della mobilità ciclistica e dell'intermodalità sui percorsi della Ciclopista Tirrenica e della Ciclopista dell'Arno.
Dal sud, dal nord della Toscana e dalle sorgenti dell'Arno verso la foce, le varie tipologie di ciclisti (sportivi, famiglie, appassionati) hanno pedalato in una sorta di collage di staffette che ha permesso, nella stessa giornata, di animare in bici la Costa Toscana e la riva all'Arno. 

In Valdarno tante persone hanno scelto di passare la mattinata a pedalare con noi lungo quello che sarà il tratto valdarnese della Ciclopista dell'Arno. In attesa che tale grande progetto sarà realizzato, domenica abbiamo comunque potuto apprezzare l'unico percorso ad oggi percorribile in sicurezza nel nostro territorio: gli argini dell'Arno. 
                     
Ovviamente il percorso presenta ad oggi alcune criticità. L'attraversamento del T. Cesto nonostante l'intervento eseguito (atteso due anni!) risulta poco praticabile in bicicletta visto che in tale passaggio le bici vanno condotte a mano e risulterà inutilizzabile nei periodi di pioggia quando il torrente sarà più carico di acqua.


Un altro passaggio non sicuro è il tratto che di SR69 che si è costretti a percorrere una volta arrivati nel territorio di San Giovanni Valdarno.
Ci auguriamo che grazie al progetto della ciclopista dell'Arno questi problemi saranno risolti o che magari anche prima, i comuni si attiveranno per rispondere alle esigenze dei tanti cittadini in bicicletta del Valdarno.

Tornando alla nostra pedalata vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno scelto di passare una mattinata spensierata tra pedalate, chiacchiere, risate e l'abbondante ristoro gentilmente offerto dalla pasticceria Savini di San Giovanni V.no a cui va il nostro doveroso ringraziamento.

La pedalata è partita puntuale dalla stazione di Incisa dove a dir la verità non abbiamo registrato adesioni significative e ha fatto sosta alla ciclofficina a Figline Valdarno dove si è unito un nutrito numero di pedalatori giovani, meno giovani e giovanissimi che hanno colorato il serpentone che si è diretto verso gli argini dell'Arno sfiorando la stazione ferroviaria di Figline.


E una volta sull'argine, dopo il non lineare attraversamento sul T. Cesto, abbiamo sciolto le briglie e ognuno ha pedalato alla sua andatura scambiando pensieri, parole e sorrisi con i compagni di avventura. 

Il gruppo si è ricompattato prima di entrare in San Giovanni dove all'arrivo, presso la stazione ferroviaria, ci ha accolto il nostro stand e le nostre socie che hanno distribuito gli ottimi prodotti dolci e salati del forno Savini che ringraziamo di cuore per la generosità del dono e la disponibilità offerta. 

E dopo il meritato ristoro qualcuno è ripartito in bici per tornare a casa mentre altri hanno optato per il rientro in treno con qualche piccolo problema di trasporto per le bici sia all'interno della stazione (non attrezzata per un agevole passaggio della bici tra un binario e l'altro), sia per il poco (o nulla) spazio per le bici sul treno, visto che non era presente la carrozza riservata alle bici (il capotreno continuava a sostenere fosse in testa al treno ma dalla banchina non abbiamo visto nessun simbolo che lo attestasse).
 

Insomma, nonostante i piccoli inconvenienti dovuti al fatto di non vivere ancora in un Paese ciclabile, anche la giornata di domenica ci ha dato la forza per continuare a pedalare sulla strada che abbiamo intrapreso a favore della promozione di una mobilità diversa, una mobilità intelligente dove i pedoni e le biciclette siano considerati almeno al pari degli altri mezzi e dove finalmente tutti i cittadini, adulti, bambini, anziani diventino protagonisti del loro spostamento divertendosi in sicurezza.

San Giovanni V.no: nuovo Piano del Traffico, ascoltando le richieste dei cittadini

FIAB ValdarnoInBici accoglie con piacere la notizia che l'assessore Artini di San Giovanni ha l'intenzione di lavorare ad un Piano del traffico che metta al centro le esigenze degli utenti deboli della strada. Di particolare rilevanza è il fatto che tale direzione è stata dettata dalle richieste pervenute dai cittadini che sempre più puntano ad un modo diverso dall'automobile per muoversi.


Per questa ragione il Presidente Daniele Del Priore ha inviato una lettera all'assessoreche vi riportiamo qui di seguito,  per offrire la propria disponibilità a dialogare e a confrontarsi su tale tema e per offrire la passione e la competenza dei tanti soci (anche sangiovannesi) dell'associazione.

 ________________________________________
Gent.ma Assessore Artini,
leggo con piacere della Sua intenzione di lavorare ad un Piano del traffico che metta al centro le esigenze degli utenti deboli della strada. Come FIAB ValdarnoInBici da anni ci occupiamo di mobilità sostenibile e siamo contenti che la Vostra amministrazione abbia accolto la richiesta che viene da tutti quei cittadini Sangiovannesi che vogliono avere la libertà di scegliere un modo diverso dall'automobile per spostarsi in paese.
Questa richiesta che viene dal basso conferma la chiara tendenza che negli ultimi anni si sta osservando anche a livello nazionale ed europeo: sempre più persone decidono di scegliere forme di mobilità differenti dall'automobile. Riteniamo quindi che la politica e le amministrazioni non possano non tenere conto di questa tendenza e pensiamo che si debbano fare promotori di una progettazione degli spazi pubblici che tenga sempre più conto dei soggetti deboli della strada (pedoni, persone con disabilità, ciclisti). La sicurezza di questi cittadini si può ottenere offrendo più spazio per le persone e meno spazio per le automobili.
Da molti anni il Comune di San Giovanni Valdarno ha intrapreso un cammino virtuoso rispetto agli altri comuni della vallata valdarnese e ha realizzato interventi significativi: citiamo soltanto il bellissimo centro storico pedonalizzato (che risulta anche essere uno dei più vivi) e la realizzazione di alcune piste ciclabili a sostegno della mobilità sostenibile. Certo alcune cose sono, a nostro avviso, migliorabili, ma come associazione siamo contenti del fatto che è stato avviato un processo importante di cambiamento di mentalità e di attenzione agli spazi ciclopedonali.
Leggere che la sua volontà politica è quella di andare avanti su questa strada ci ha spinto a scriverLe questa lettera per offrire la nostra disponibilità ad un dialogo e ad un confronto su questi temi a noi cari. All'interno della nostra associazione sono presenti diversi cittadini di San Giovanni (sia come semplici soci, sia come membri del nostro Consiglio Direttivo) e già da due anni abbiamo intrapreso una stretta collaborazione con le scuole dell'istituto Comprensivo Masaccio (nelle Scuole dell'Infanzia e nelle Scuole Primarie ) per la realizzazione di interventi di sensibilizzazione ad un uso consapevole della bicicletta nel contesto urbano. Si è instaurato subito un buon rapporto anche con il Vostro corpo di Polizia Municipale con cui abbiamo avuto modo di collaborare più volte in occasione di vari eventi nel territorio di San Giovanni (biciclettata Comenius, uscite con le classi, ecc.).
Spero che ci sia presto possibilità di organizzare un incontro tra la Vostra amministrazione e FIAB ValdarnoInBici per mettere a disposizione la nostra passione e le nostre competenze a favore di una Nuova Mobilità per San Giovanni e per il Valdarno in generale.
In attesa di una Sua risposta, a nome di tutta l'associazione FIAB ValdarnoInBici che rappresento, Le invio i più cordiali saluti.
Daniele Del Priore

(Presidente di FIAB ValdarnoInBici)

domenica 13 settembre 2015

Pedalata dell'Arno

In occasione della Settimana Europea della Mobilità,
Regione Toscana, ANCI, Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB),
UISP e il quotidiano Il Tirreno
organizzano
Domenica 20 settembre
la "Pedalata del Tirreno e dell'Arno"

un'articolata iniziativa di carattere regionale finalizzata alla promozione della mobilità ciclistica e dell'intermodalità sui percorsi della Ciclopista Tirrenica e della Ciclopista dell'Arno.

             
Dal sud, dal nord della Toscana e dalle sorgenti dell'Arno verso la foce, le varie tipologie di ciclisti (sportivi, famiglie, appassionati) pedaleranno in una sorta di collage di staffette che permetterà, nella stessa giornata, di ritrovarsi in bici sulla Costa toscana e in riva all'Arno.
Nel Valdarno le associazioni FIAB ValdarnoInBici e la UISP (Delegazione Valdarno fiorentino) hanno organizzato una pedalata per tutti che attraverserà la vallata

da Incisa a San Giovanni V.no

percorrendo quello che diventerà uno dei tratti principali della Ciclopista dell'Arno e toccando le tre stazioni ferroviarie dei comuni che saranno interessati nel flusso cicloturistico e pendolare di chi sceglierà il Valdarno per i suoi spostamenti in bicicletta.

Il programma locale dettagliato prevede:

  • 9.45: Ritrovo a Incisa V.no o presso la Stazione ferroviaria;
  • 10.00: Partenza della pedalata;
  • 10.30: Fermata a Figline V.no presso il centro sociale "Il giardino" sede della ciclofficina gestita da FIAB ValdarnoInBici, UISP e Ass. Anelli mancanti (Via Roma-Giardini Generale Dalla Chiesa) per raccogliere altri partecipanti;
  • 10.40: Ripartenza della pedalata;
  • 11.20: Arrivo a S. Giovanni V.no presso la Stazione ferroviaria dove verrà offerto un piccolo ristoro ai partecipanti e un gadget in memoria dell'iniziativa.

Il percorso completo è di circa 15 km (per chi parte da Figline V.no il percorso è di 9 km) e il ritorno avverrà lungo lo stesso tracciato.
Chi vorrà potrà tornare con i treni della linea regionale con partenza alle ore:
- 11:43 - 12:12 - 13:12 - 13:43 per Figline V.no
- 11:43 - 13:43 per Incisa V.no.

Il gruppo sarà scortato da volontari delle associazioni organizzatrici adeguatamente muniti di gilet ad alta visibilità che collaboreranno con i corpi di Polizia municipale dei comuni interessati per le riuscita della manifestazione in sicurezza.
I partecipanti sono tenuti al rispetto del Codice della Strada.

per info e dettagli:

infovaldarnoinbici@gmail.com - figline1@uon.it - tel 0559156085

lunedì 7 settembre 2015

Nuova Piazza Marsilio Ficino: le nostre osservazioni

L'associazione FIAB ValdarnoInBici esprime alcune considerazioni in merito al progetto di riqualificazione di Piazza Marsilio Ficino presentato sabato scorso dall'amministrazione comunale.
Come associazione culturale che si occupa di mobilità sostenibile, ci limiteremo a fornire qualche osservazione sui temi specifici che ci stanno a cuore, tralasciando ad altri i giudizi riguardanti l'estetica e l'aspetto storico-urbanistico di alcune scelte.
Alla luce dell'esposizione e delle immagini mostrate in sede di presentazione, FIAB ValdarnoInBici si dichiara soddisfatta dell'impegno mostrato dai progettisti di ideare un luogo di condivisione degli spazi, in cui finalmente si pensa in modo forte anche ai pedoni e agli utilizzatori delle biciclette. Come associazione siamo contenti di vedere uno spazio centrale totalmente libero dalle auto e approviamo la comparsa delle panchine che permetteranno ai cittadini di fermarsi a vivere la Piazza e non più di utilizzarla come semplice luogo di passaggio. Anche la discussa scelta di inserire degli alberi nella Piazza trecentesca, dal punto di vista prettamente di accoglienza dei pedoni, può ritenersi una scelta valida perché permetterà una fruibilità dello spazio anche in giornate assolate.


Essendo un progetto ancora non definitivo, vogliamo fornire alcune critiche costruttive che speriamo vengano prese in considerazione per evitare alcune problematiche che abbiamo riscontrato.
La prima criticità localizzata sulla Piazza riguarda la presenza delle corsie laterali di carico/scarico merci: richiamiamo l'amministrazione a regolamentare fortemente la circolazione su tali aree, limitandone l'accesso a determinate e strette fasce orarie, in modo da non generare confusione tra gli utenti della Piazza e di preservare la sicurezza di pedoni e ciclisti che si trovano ad attraversare le corsie. Inoltre suggeriamo di inserire dei limitatori fisici della velocità in modo tale che i veicoli che si trovano a transitare sule corsie di carico/scarico, siano costrette a procedere ad una velocità non superiore a 10 km/h, limite orario tipico delle aree prettamente pedonali.
Un altro aspetto su cui vogliamo insistere è poi la progettualità integrata. Come associazione abbiamo sottolineato più volte l'esigenza di realizzare gli interventi singoli pensando però in un'ottica più vasta. In questo progetto ci sembra che manchi proprio una visione di insieme che consideri anche i due corsi di accesso alla Piazza come parte integrante di un Centro storico più vivo. Destinare la Piazza anche a pedoni e ciclisti ma non dare loro la possibilità di accedervi in maniera sicura è una criticità da risolvere. In tal senso auspichiamo che anche i corsi vengano coinvolti in una reale creazione di una Zona 30 da realizzare attraverso marciapiedi a raso, strettoie, parcheggi alternati e tutti quei piccoli interventi di moderazione del traffico che permettano di avere uno spazio sicuro e condiviso.

FIAB ValdarnoInBici, alla luce di quanto detto e convinta dell'esigenza di coinvolgere tutti i Figlinesi ad una partecipazione diretta sulle scelte degli spazi in cui vivono, si rende disponibile come sempre per un dialogo ed un confronto con l'amministrazione e con i cittadini che vorranno fornire il loro contributo segnalandoci criticità e proposte su tutto ciò che riguarda la mobilità e la sostenibilità.

giovedì 16 luglio 2015

Figline Valdarno: Al via la realizzazione di un tratto di pista ciclabile

Sono appena iniziati i lavori per la realizzazione di un tratto di pista ciclabile lungo la SR69 a Figline Valdarno.

La pista sarà lunga 960m, con partenza dalla rotonda di Via Copernico e arrivo all'incrocio con Via Locchi (Stazione ferroviaria).

Ovviamente un unico tratto di pista ciclabile non risolve i problemi di chi si sposta a piedi e in bicicletta a Figline, ma siamo contenti che qualcosa si comincia finalmente a muovere sul fronte della mobilità sostenibile.

La speranza come sempre è che questo intervento non rimanga un fiore nel deserto, ma sia destinato ad essere affiancato da altre opere per i pedoni e i ciclisti, perchè una rete ciclopedonale che si rispetti DEVE avere la caratteristica di essere continua e fruibile, altrimenti è destinata a fallire.
Quindi ben vengano rami di piste ciclabili, ma si dìa una maggiore priorità anche a collegare questi rami tra loro in una visione più ampia e globale di viabilità.

Nel'intervento in questione FIAB ValdarnoInBici si augura che sia stato considerato anche l'accesso al piazzale della Stazione ferroviaria da parte delle biciclette, altrimenti i ciclisti potranno arrivare con la pista ciclabile solo all'incrocio tra la SR69 e Via Locchi e poi saranno costrette ad entrare in contromano verso la Stazione o a dover seguire la viabilità ordinaria che li obbligherà ad arrivare e a percorrere la rotonda più a Sud, esponendoli al pericolo della viabilità ordinaria.

Seguiremo con attenzione i lavori in corso, come sempre disponbili ad amplificare le segnalazioni dei cittadini e a dire la nostra all'Ufficio Tecnico comunale e agli amministratori.

E come spunto finale vi rimandiamo a questo articolo molto interessante che mostra un quadro dettagliato e veritiero sugli interventi per la ciclabilità urbana in Italia.

lunedì 15 giugno 2015

Bicicocomerata di inizio estate!

FIAB ValdarnoInBici, 
in collaborazione con la Proloco Marsilio Ficino 
è lieta di invitarti alla 

Bicicocomerata di inizio estate


 La pedalata partirà dalla Ciclofficina (presso il Centro Sociale "Il Giardino") alle ore 17.00.
Il percorso di circa 13 km, interamente pianeggianti, si snoderà fino a Incisa (passando dalla pista di Via Brodolini) e tornerà a Figline passando dall'argine sullla sponda destra dell'Arno.
Inoltre per pemettere la partecipazione anche a bambini che hanno appena tolto le ruotine e non se la sentono di fare l'intero percorso, abbiamo previsto un percorso ridotto (prima parte fino a la Massa insieme al gruppo e poi ritorno dalla stessa strada, prosecuzione sugli argini  fino al ponte di Matassino dove attenderanno l'arrivo del gruppone a cui si aggregheranno per pedalare insieme a loro nell'ultima parte del tracciato).
Arrivo previsto dopo circa un'ora in Piazza Ficino dove sarà offerto un fresco cocomero per festeggiare l'arrivo dell'estate!
 

Invita i tuoi amici e vieni a pedalare con noi...
...ti aspettiamo!

martedì 26 maggio 2015

Via al terzo lotto della Variantina: i pedoni e i ciclisti chiedono spazio


L'associazione FIAB ValdarnoInBici esprime la propria soddisfazione per l'accordo che la Città Metropolitana e il Comune di Figline e Incisa Valdarno hanno siglato per sbloccare e far partire i lavori del terzo lotto della Variantina sulla SR69.
Come associazione siamo contenti che finalmente si proceda per cercare di migliorare la viabilità del paese che, per la sua conformazione di città lineare di fondovalle, spesso risulta congestionata nell'unica strada di attraversamento principale. L'aumento della popolazione che l'intero Valdarno ha registrato in questi ultimi anni, e il conseguente aumento del traffico automobilistico, richiede un adeguamento del sistema viario. Il Valdarno fiorentino, per questioni di varia natura, si è trovato ad essere in ritardo su alcune opere previste, ma speriamo che da questo nuovo accordo avrà modo di recuperare rapidamente il tempo perso intervenendo celermente su alcuni dei progetti troppo spesso annunciati come imminenti: variante casello-casello, secondo ponte di Figline, rotonda all'uscita del casello di Incisa, solo per citarne alcuni.
Esempio di strada  con spazio pedonale e pista ciclabile in sede propria
In aggiunta alle opere di regolamentazione sul traffico motorizzato, FIAB ValdarnoInBici vuole richiamare l'attenzione sul concetto di mobilità integrata: la Nuova Mobilità del Valdarno deve tener conto di tutte le componenti che costituiscono i sistemi di mobilità e pensare un modello intermodale che offra la libertà a tutti di spostarsi in sicurezza. Quindi, come associazione, chiediamo che i nuovi interventi non siano più studiati su una visione esclusivamente autocentrica, ma tengano in piena considerazione anche i cittadini e i turisti che vogliono spostarsi a piedi, in bicicletta o integrando più sistemi di trasporto (bici+treno, trasporto pubblico, ecc.).
Ricordiamo che il Piano Regionale Integrato per le Infrastrutture e la Mobilità (PRIIM)"mira a integrare la rete infrastrutturale presente sul territorio, con i sistemi di mobilità dolce”, e che con la Legge Regionale 27/2012 "la Regione Toscana persegue obiettivi di intermodalità, di migliore fruizione del territorio, di sviluppo infrastrutturale, con valenza anche in ambito sanitario, sociale, turistico e sportivo, e di garanzia dello sviluppo in sicurezza dell’uso della bicicletta, sia in ambito urbano che extraurbano, attraverso la creazione di una rete ciclabile regionale, delle relative infrastrutture, la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclabili e ciclopedonali, la realizzazione degli interventi finalizzati alla coesistenza dell’utenza, motorizzata e non motorizzata, attraverso politiche di moderazione del traffico".

Da queste indicazioni di carattere regionale è scaturito il Piano della Mobilità Ciclistica (PMC) di Figline e Incisa Valdarno che "si propone di intervenire su più elementi tra loro integrati, che devono comporre il sistema della mobilità ciclistica comunale, inserito a pieno titolo nell’organizzazione della mobilità generale".
Via S. Pertini
Per questi motivi FIAB ValdarnoInBici sottolinea la necessità di realizzare il terzo lotto della variantina, considerando uno spazio adeguato per l'effettivo utilizzo in sicurezza da parte di pedoni e ciclisti, come prevede anche l'art.10 della L. 366/98: "Le strade di nuova costruzione classificate ai sensi delle lettere C, D, E ed F del comma 2 dell'articolo 2 devono avere, per 1'intero sviluppo, una pista ciclabile adiacente".
Parallelamente l'associazione chiede a gran voce che il tratto di variantina (Via S. Pertini), precedentemente realizzato senza considerare le componenti dolci della mobilità, sia adeguato inserendo due corsie ciclabili ai lati della carreggiata come la passata amministrazione aveva annunciato.
FIAB ValdarnoInBici, auspicando un interessamento in tale senso dell'amministrazione comunale di Figline e Incisa Valdarno che ottemperi la normativa e le linee di indirizzo nazionali e regionali, resta a disposizione per un confronto offrendo le proprie competenze per contribuire a migliorare il Sistema Integrato della Mobilità Valdarnese.