In merito all’ordinanza n.320 dello scorso 13 dicembre
emanata dall’amministrazione comunale di Montevarchi (http://valdarnopost.it/uploads/kcFinder/files/ord_00320_13-12-2014.pdf),
l’associazione FIAB ValdarnoInBici intende schierarsi ancora una volta al
fianco dei tanti cittadini e commercianti che hanno chiesto e continuano a
chiedere che le vie del bellissimo Centro storico cittadino rimangano pedonali.
In sintesi l’ordinanza prevede una riapertura parziale ma
ambigua della finora pedonale Via Cennano e di altre vie limitrofe in alcuni
orari della giornata e regola l’accesso permanente per alcune categorie di
veicoli.
Tale provvedimento, oltre a deturpare la pavimentazione
recentemente messa in opera secondo il progetto di dedicare la strada al solo
traffico ciclo-pedonale, può essere fonte di ambiguità ed incertezza, creando
un senso di insicurezza nei cittadini che si troveranno a passeggiare per tali
strade senza avere la certezza di camminare su una strada pedonalizzata. “Una
scelta simile è il classico modo di pensare alle soluzioni in Italia, in cui si
cerca di accontentare tutti con il risultato di non accontentare nessuno”
dichiara Daniele Del Priore il presidente di FIAB ValdarnoInBici. “Per promuovere
la mobilità sostenibile e la sicurezza per i cittadini ci deve essere la
volontà politica di prendere delle decisioni
chiare in tal senso; l’ordinanza in questione a nostro modo di vedere,
va contro questi principi e contro la tendenza verso cui si sono indirizzati da
anni molti Comuni virtuosi europei e italiani che hanno svuotato i centri
storici dalle auto” continua Del Priore.
C’è da segnalare inoltre che la stessa ordinanza prevede nella
zona del centro storico, l’istituzione di una zona30 senza che ad oggi siano
stati creati degli interventi mirati alla effettiva realizzazione di strumenti
e di tecniche atti a limitare fisicamente la velocità veicolare.
L’associazione FIAB ValdarnoInBici, come ha già dichiarato
al Sindaco Grasso nel corso di un incontro avvenuto qualche settimana fa, si
rende disponibile all’apertura di un Tavolo Tecnico di confronto con
l’amministrazione comunale, mettendo a disposizione le competenze del proprio
gruppo tecnico per illustrare le migliori strategie e le tecniche di uso comune
per realizzare delle vere zone 30. Come sottolinea il presidente Del Priore
“Per realizzare una zona30 non basta mettere un cartello di limite di velocità,
né mettere una postazione fissa di Vigili Urbani che sarebbe impensabile, ma
vanno introdotti degli strumenti e degli accorgimenti urbanistici che rendono
la zona30 un luogo di incontro e non di passaggio. Inoltre, l’esperienza di
tante realtà dove la zona30 ha funzionato, dimostra che è necessario un ascolto
ed un coinvolgimento della cittadinanza attiva, in modo da arrivare ai
provvedimenti in modo partecipato e più consapevole da parte dei cittadini”.
FIAB ValdarnoInBici continua ad aderire al Comitato “Salva
l’uovo” e auspica un prossimo incontro aperto con i cittadini, con i
commercianti, con i tecnici e gli amministratori di Montevarchi per pensare
insieme ad un migliore modello di mobilità per il Valdarno.