Introduzione
Le statistiche sulla
mobilità ci informano che in Italia a scuola si va a piedi o in bici per il
13,1%, in moto o motorino per il 6,5%, con i mezzi pubblici per il 47,1% e con
l'auto, propria o dei genitori, per il 33,3%. Appena usciti dalla scuola, al
lavoro l'auto la farà da padrona: balzerà dal 33 al 75%!
Dobbiamo però tenere conto
che le percentuali degli studenti che vanno a scuola autonomamente utilizzando
i mezzi pubblici, la bici o andando a piedi scendono nettamente e si
posizionano vicino allo zero se prendiamo in considerazione solo le scuole
dell’infanzia e le scuole elementari.
I bambini ed i ragazzi
sono ormai privati della libertà di movimento in strada, prelevati sulla porta
di casa e accompagnati dovunque. Per la corretta crescita psicofisica di un
bambino, è però fondamentale potersi muovere liberamente con il proprio corpo
non solo in palestra, ma anche per le vie della città: poter correre,
camminare, nascondersi, arrampicarsi. E’ importante poter fare esperienze
dirette della strada, delle distanze, del clima, dei cambiamenti stagionali
nell’ambiente urbano; poter socializzare per strada, percorrere itinerari
comuni con amici. Riappropriarsi della strada per giocare, per imparare dalla
propria città la sua storia e l’importanza di essere parte di una comunità in
cui si rispettano diritti e doveri.
I bambini ed i ragazzi
hanno bisogno di essere autonomi e fare esperienze di mobilità da soli o con
gli amici: è vero che l’ambiente cittadino è caotico, pericoloso, veloce, ma i
bambini si educano alla mobilità, a diventare adulti che guideranno un motorino
o una macchina, non solo attraverso raccomandazioni ripetute, ma soprattutto
percorrendo le strade della città a piedi o in bici sotto la sorveglianza di un
adulto responsabile.
La mobilità sostenibile
legata ai bambini e ai ragazzi assume quindi non solo una valenza ambientale
(ridurre le emissioni e l’inquinamento legato all’utilizzo smodato dei mezzi di
trasporto), ma anche e soprattutto una valenza sociale: poter recuperare una
libertà di movimento che è ormai preclusa.
Diamo quindi maggiore
spazio ai ragazzi, che per crescere hanno bisogno di distanziarsi dalle loro
famiglie e hanno quindi bisogno di adulti che diano loro fiducia e li
incoraggino a fare da soli.
Il
Progetto – Scuola dell'Infanzia
I bambini hanno bisogno di
movimento per poter crescere e svilupparsi in modo corretto sia fisicamente che
mentalmente. Attraverso il movimento imparano a conoscere l’ambiente in cui
vivono ed allenano il proprio senso di equilibrio e la propria resistenza
fisica. Inoltre, attraverso il movimento, scoprono i principi che regolano le
cose e gli oggetti. Giocando con altri bambini imparano come ci si deve
comportare in gruppo, a scendere a compromessi e a seguire le regole sociali.
Il movimento quindi non riguarda solo la crescita del corpo, ma anche la
crescita del bambino come persona.
Per
questo motivo Fiab-Valdarnoinbici propone il
progetto per le Scuole dell'Infanzia
In
Bici senza Routine
Obiettivi
L'obiettivo
principale del progetto è quello di offrire un contributo allo sviluppo della
capacità motoria e del portamento di ogni bambino. Crediamo fortemente che il
movimento favorisce una crescita sana e l’agilità. Inoltre vogliamo promuovere
la sicurezza del movimento: i bambini esplorano il proprio ambiente attraverso
il movimento. Arrampicarsi, saltare, correre all'indietro, dondolare sono
esercizi importanti per sviluppare un movimento sicuro in un certo ambiente.
Muovendosi tanto si riduce il rischio di incidente: un buon senso di equilibrio
e la capacità di reagire prontamente ai pericoli, impediscono cadute e
incidenti.
Metodologia
L'intervento prevede attività
pratica strutturata per i bambini della sezione di 5 anni. Si propongono
esercizi per scivolare e per mantenere l'equilibrio senza bicicletta, inoltre
verranno svolti esercizi per sviluppare la capacità di reazione. Infine si
passerà all'atto pratico per provare ad andare in bicicletta senza routine. Per
i bambini già esperti sarà allestita una piccola gimcana.
I bambini dovranno venire a scuola
portando la propria bicicletta già sfornita di routine e un caschetto.
Alla fine dell'intervento verrà
richiesto un contributo creativo da parte di ogni bambino che racconta l'esperienza
fatta con i volontari di ValdarnoInBici.
In seguito ai tanti incontri svolti nelle Scuole dell'Infanzia del Valdarno, abbiamo stilato qualche piccolo suggerimento per avviare i nostri bambini al magico momento di andare a"in bici senza ruotine"...un momento che rimarrà impresso per sempre nella loro mente.
Ecco il nostro decalogo:
1) genitore come “modello:
I bambini imparano
imitando i loro buoni esempi.
2) bicicletta
senza pedali:
prima di provare a pedalare su una bici vera la bici senza pedali è propedeutica all’acquisizione
dell’equilibrio. (In alternativa potrebbe essere utilizzato anche il
monopattino )
3) scegliere
la bicicletta giusta:
Con l’acquisto di una
nuova bicicletta dovrebbero essere rispettate alcune indicazioni:
altezza del telaio della bicicletta: dipende dalla lunghezza
delle gambe.
altezza
del telaio della bicicletta = lunghezza delle gambe - 25cm
4) regolare
adeguatamente l’altezza della sella:
Per fare questo ci si
mette seduti sulla sella e si appoggia il tallone sul pedale spostato verso il
terreno.
L’altezza della sella
risulta ottimale quando la gamba è quasi completamente stesa.
5) regolare
adeguatamente l’altezza del manubrio:
Di solito si consiglia
di posizionare il manubrio alla stessa altezza della sella. Inoltre ci si può
tenere alla seguente regola approssimativa: tenere l’avambraccio con il gomito
in direzione dello sterzo. Tra le punte delle dita e il manubrio dovrebbe esserci
lo spazio di 2-3 cm.
6) scegliere
la giusta attrezzatura:
L’uso del casco
protettivo risulta indispensabile per la propria sicurezza. Altre protezioni
(tipo gomitiere e ginocchiere) possono invece ridurre la mobilità del bambino e
fargli passare il concetto che la bici “è un mezzo pericoloso”. Una sbucciatura
non è grave.
7) prime pedalate:
per tanti bambini la
partenza è il momento più difficile, quindi è consigliabile farli allenare alla
partenza spingendo leggermente la bicicletta o facendoli esercitare su una
strada con una lieve pendenza in discesa.
8) sguardo avanti:
i bambini per avere un migliore equilibrio
devono tenere lo sguardo in avanti, quindi è consigliabile mettersi davanti al
bambino e farsi guardare come quando hanno iniziato a camminare (o comunque facendo porre l'attenzione su un particolare fisso davanti al bambino)…cercate di non indurlo a girarsi all’indietro per guardarvi perchè ne ostacolerete l’equilibrio.
9) imparare a frenare:
all’inizio è bene
assicurarsi che il bambino sia in grado di frenare. Quindi una volta che riesce
a fare le partenze è necessario farlo allenare ad utilizzare i freni (partenza,
20 m. di pedalata e poi farlo frenare).
10) pratica pratica pratica
solo andando in
bicicletta si impara ad andare in bicicletta, quindi più proveranno più riusciranno…è ideale creare
condizioni di divertimento in bici senza stressare il bambino.
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