Domenica
20 ci siamo divertiti a pedalare lungo l'Arno da Incisa a San Giovanni. La
nostra biciclettata rientrava nell'iniziativa "Pedalata del Tirreno e
dell'Arno" organizzata da Regione Toscana, ANCI, Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB),
UISP e il quotidiano Il Tirreno, in occasione della Settimana Europea
della Mobilità.
Tale
evento di carattere
regionale è stato finalizzato alla promozione della mobilità ciclistica e
dell'intermodalità sui percorsi della Ciclopista Tirrenica e della Ciclopista
dell'Arno.
Dal sud, dal
nord della Toscana e dalle sorgenti dell'Arno verso la foce, le varie tipologie
di ciclisti (sportivi, famiglie, appassionati) hanno pedalato in una sorta di
collage di staffette che ha permesso, nella stessa giornata, di animare in bici
la Costa Toscana e la riva all'Arno.
In Valdarno tante
persone hanno scelto di passare la mattinata a pedalare con noi lungo quello
che sarà il tratto valdarnese della Ciclopista dell'Arno. In attesa che tale
grande progetto sarà realizzato, domenica abbiamo comunque potuto apprezzare
l'unico percorso ad oggi percorribile in sicurezza nel nostro territorio: gli
argini dell'Arno.
Ovviamente il percorso presenta ad oggi alcune criticità. L'attraversamento del
T. Cesto nonostante l'intervento eseguito (atteso due anni!) risulta poco
praticabile in bicicletta visto che in tale passaggio le bici vanno condotte a
mano e risulterà inutilizzabile nei periodi di pioggia quando il torrente sarà
più carico di acqua.
Un altro
passaggio non sicuro è il tratto che di SR69 che si è costretti a percorrere
una volta arrivati nel territorio di San Giovanni Valdarno.
Ci auguriamo
che grazie al progetto della ciclopista dell'Arno questi problemi saranno
risolti o che magari anche prima, i comuni si attiveranno per rispondere alle
esigenze dei tanti cittadini in bicicletta del Valdarno.
La
pedalata è partita puntuale dalla stazione di Incisa dove a dir la verità non
abbiamo registrato adesioni significative e ha fatto sosta alla ciclofficina a
Figline Valdarno dove si è unito un nutrito numero di pedalatori giovani, meno
giovani e giovanissimi che hanno colorato il serpentone che si è diretto verso
gli argini dell'Arno sfiorando la stazione ferroviaria di Figline.
E una volta sull'argine, dopo
il non lineare attraversamento sul T. Cesto,
abbiamo sciolto le briglie e ognuno ha pedalato alla sua andatura scambiando
pensieri, parole e sorrisi con i compagni di avventura.
Il
gruppo si è ricompattato prima di entrare in San Giovanni dove all'arrivo,
presso la stazione ferroviaria, ci ha accolto il nostro stand e le nostre socie
che hanno distribuito gli ottimi prodotti dolci e salati del forno Savini che
ringraziamo di cuore per la generosità del dono e la disponibilità offerta.
E dopo il meritato ristoro qualcuno è
ripartito in bici per tornare a casa mentre altri hanno optato per il rientro
in treno con qualche piccolo problema di trasporto per le bici sia all'interno
della stazione (non attrezzata per un agevole passaggio della bici tra un
binario e l'altro), sia per il poco (o nulla) spazio per le bici sul treno, visto
che non era presente la carrozza riservata alle bici (il capotreno continuava a
sostenere fosse in testa al treno ma dalla banchina non abbiamo visto nessun
simbolo che lo attestasse).
Insomma,
nonostante i piccoli inconvenienti dovuti al fatto di non vivere ancora in un
Paese ciclabile, anche la giornata di domenica ci ha dato la forza per
continuare a pedalare sulla strada che abbiamo intrapreso a favore della
promozione di una mobilità diversa, una mobilità intelligente dove i pedoni e
le biciclette siano considerati almeno al pari degli altri mezzi e dove
finalmente tutti i cittadini, adulti, bambini, anziani diventino protagonisti
del loro spostamento divertendosi in sicurezza.
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