la bici è ...

la bici è ... economica, ecologica, salutare, segno di civiltà: INTELLIGENTE!

"La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un ora, ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta"

Ivan Illich "elogio della bicicletta"

martedì 17 febbraio 2015

Posti bici al coperto in stazione? forse forse...

Durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi è stata approvata all'unanimità la mozione del Consigliere Renzi (FI) con il quale il Consiglio comunale ha incaricato la Giunta "ad intraprendere colloqui con le Ferrovie dello Stato, con lo scopo di poter installare un box custodito ove i pendolari o anche i cittadini e i turisti possano parcheggiare in sicurezza i propri veicoli a due ruote" (biciclette e motorini).
L'area individuata come unica adatta a tale scopo è quella ad oggi adibita a cantiere (ma di un cantiere ormai terminato) nell'area perimetrata dell'ex binario morto della Stazione di Figline.

FIAB ValdarnoInBici si dichiara soddisfatta di questa votazione, anche alla luce della numerose richieste che in passato l'associazione aveva proposto in seguito ai furti e ai vari atti vandalici che erano stati subiti dalle tante biciclette parcheggiate nei pressi della stazione. Era stato proprio per questa ragione che avevamo inserito questa istanza anche nel "Patto per la mobilità sostenibile" che molti candidati a sindaco (tra cui la Sindaca poi eletta) hanno sottoscritto durante la campagna elettorale. Speriamo che questo sia solo il primo passo verso la realizzazione di quei 14 punti critici che vogliamo vengano risolti nei tempi che abbiamo proposto (clicca qui per leggere tutti i punti del Patto per la mobilità sostenibile).

Un plauso va sicuramente al consigliere Renzi che ha presentato la mozione e a tutti i consiglieri che l'hanno votato e a tutti coloro che si adopereranno per fare in modo che questa votazione non rimanga una semplice promessa ma si tramuti in realtà in tempi brevi, perchè i cittadini valdarnesi e i tanti turisti delle nostre zone hanno il diritto di scegliere di muoversi in bicicletta e di vivere il territorio in modo più salutare per le persone e per l'ambiente.

L'associazione FIAB ValdarnoInBici si rende da subito disponibile per collaborare e appoggiare l'amministrazione in questa fase di trattative e di dialogo con le Ferrovie dello Stato.

sabato 14 febbraio 2015

Come rilanciare il Centro Storico di Figline ? Non con le automobili!

L’associazione culturale FIAB ValdarnoInBici promuove la mobilità dolce e si schiera dalla parte dei ‘soggetti deboli’ della strada: i pedoni, le persone a cui solitamente non si pensa nella progettazione di una città (disabili, anziani, bambini, mamme e babbi con passeggini, ecc.), chi usa la bicicletta per gli spostamenti quotidiani.

Per questo motivo politiche che mirano a facilitare l’utilizzo dell’automobile, quasi fosse l’unica opzione per spostarsi in ambito urbano, sono politiche che, istintivamente e razionalmente,  non ci piacciono.
In particolare non ci piacciono quando riguardano il cuore di una città, gli spazi comuni di una città, il luogo identitario di una città; il centro storico, la piazza centrale, le vie che la circondano, rappresentano uno spazio che appartiene alla cittadinanza.

Le strade urbane in generale hanno finito per essere quasi esclusivamente spazi dedicati alle automobili, e questo è ancor più vero quando si pensa agli spazi di un centro storico aperto alle macchine; se si prova a pensare a quanto spazio fisico viene dedicato alle automobili, fra parcheggi e carreggiata, ci si rende conto che non rimane molto spazio per i pedoni.
Così è anche nel centro storico di Figline. Su Corso Matteotti ci sono punti in cui è complicato incrociare un’altra persona che cammina sullo  stesso marciapiede. Si può pensare che in quello spazio ci siano famiglie con bambini che giocano ? Un gruppo di amici che vuole stare insieme ?
La chiusura della piazza Marsilio Ficino alle macchine è stata una scelta giusta, ma è stata realizzata nel modo sbagliato: è stata realizzata senza coinvolgere veramente la cittadinanza, senza pensare ad altri interventi a sostegno della scelta; di fatto è stata realizzata con 2 catene e non si può pensare di far cambiare le abitudini dei figlinesi mettendo due catene (anche se diversi effetti positivi ci sono stati).
Il centro storico va ripensato nel suo complesso e per ripensarlo è necessario attivare percorsi di partecipazione e coinvolgimento di tutti gli attori che hanno qualcosa da dire su quegli spazi: i commercianti, certo; ma anche, e mi piacerebbe dire ‘soprattutto’, i cittadini: i bambini, gli anziani, le famiglie, i giovani. Invece si fanno politiche pensando solo alle automobili senza accorgersi che questo modo di pensare esclude una larga fetta di popolazione (oltretutto si fa spesso un’equazione molto discutibile per un centro storico: più automobili = più commercio; penso invece che sia più giusta un’altra equazione: più spazi piacevoli dove stare = più persone …e di conseguenza più commercio).
Nel centro storico di Figline va ricreato uno spazio per le persone e questo spazio non lo si crea aumentando le possibilità di occupare quello spazio con delle automobili. Non è neanche sufficiente chiudere alle auto ma va fatta una politica complessiva:
-      Parcheggi. Vanno previsti dei parcheggi a ridosso del centro (non in centro, ma vicino). Parcheggi gratuiti ? Sì, certo; ma non dentro il centro storico. Si potrebbero prevedere anche (e ci sono esperienze in tal senso) parcheggi gratuiti per chi fa acquisti nei negozi convenzionati. Le soluzioni tecniche si possono trovare.
  
-      Marciapiedi a raso. Le vie del centro storico devono diventare uno spazio condiviso dai vari soggetti che lo vivono e un marciapiede a raso (o, per dirla diversamente, un marciapiede largo quanto tutta la strada) consente di avere uno spazio condiviso fra pedoni, ciclisti e (pochi) automezzi – ad esempio gli automezzi necessari per il carico-scarico delle merci (solo in alcune fasce orarie) o le auto dei residenti – dove però le auto si sentano ‘ospiti’ e non padroni della strada, con sistemi di rallentamento obbligato.

-      Arredo urbano. Bisogna ricreare uno spazio bello, piacevole da vivere. Per la dignità e il decoro della città innanzitutto. Ma anche perché posso invogliare le persone a scendere in piazza se offro uno spazio bello  in cui fermarmi. Ci vuole una bella illuminazione, delle panchine, delle fioriere; non due catene…


Non bisogna dimenticarsi che la strada,  sebbene abbia una funzione centrale di mobilità, deve rispondere, in particolare una strada di un centro storico, anche ad altre funzioni, quali quelle tipiche del commercio, dell’interazione sociale e dell’incontro e dovrebbe poter ospitare anche le funzioni di gioco e di autonomia dei bambini.

In un centro storico curato, dove le persone possono godersi le vetrine passeggiando, dove i bambini e le bambine possono giocare, dove gli anziani possono camminare lentamente, e dove le auto sono ‘costrette’ ad andare piano e fare attenzione, sono convinto che si possa ricreare la voglia di stare in strada, di incontrarsi, di uscire la sera, di riconsiderare i negozi del centro come preferibili rispetto ad un ‘freddo’ centro commerciale.
Ci vogliono scelte politiche.
Riaprire la piazza alle macchine, facilitare l’accesso delle auto al centro storico (anche con scelte come quella di non far pagare il parcheggio in centro), offrire più spazio alle automobili, significa ridurre gli spazi  alle persone.
 ValdarnoInBici nasce intorno a persone che usano la bicicletta per gli spostamenti quotidiani, e allora mi piace concludere con una frase di Jacques Goddet (giornalista francese) che parla di chi va in bicicletta: “…se gli automobilisti si insultano, i ciclisti si sorridono, si salutano e si uniscono”.