la bici è ...

la bici è ... economica, ecologica, salutare, segno di civiltà: INTELLIGENTE!

"La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un ora, ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta"

Ivan Illich "elogio della bicicletta"

venerdì 27 novembre 2015

Racconti da lontano..intorno a qualche bici

Oggi vi vogliamo raccontare un storia diversa.
Diversa per il Valdarno che dista parecchi chilometri dal luogo da cui ha avuto origine, diversa per la nostra associazione che da quando è nata si è concentrata sulla mobilità sostenibile in Italia e nel Valdarno. Non vi vogliamo parlare di ciclabilità e neanche delle solite realtà nord europee che tanta invidia ci fanno. Oggi vogliamo andare un po' fuori tema...o forse no.
Si dice che siamo gocce in mezzo al mare, quel mare lontano misterioso e spesso inesplorato, quel mare che circonda la nostra nazione, quel mare da cui nel corso dei secoli sono arrivati invasori ma anche merci rare e preziose, quel mare che per il mondo vivente è fonte di vita ma dove purtroppo in questi ultimi anni molte persone hanno naufragato con i loro sogni.
Oggi parliamo di un storia che viene da lontano, anzi di quattro storie che vengono da lontano. Storie di persone che con varie peripezie hanno raggiunto il Valdarno e che martedì abbiamo avuto la fortuna di incontrare.
Per ora non vi diremo i nomi di questi ragazzi che fanno parte del gruppo di profughi provenienti dal Bangladesh, ospiti della Comunità "Il Cenacolo" di Palazzolo, frazione di Figline e Incisa. Come tanti sono partiti dalla loro terra, in fuga dalla povertà e in cerca di un futuro migliore.
Non conosciamo la loro vita dall'inizio, non sappiamo molto di loro, di cosa facevano prima di fuggire, dei loro gusti, dei loro sogni da bambini. Ma vogliamo condividere con voi quel poco che abbiamo conosciuto di loro e con loro.
Martedì pomeriggio alle ore 17.00, alla consueta apertura della nostra Ciclofficina al centro sociale "Il Giardino", insieme anche agli amici dell'associazione "Anelli mancanti", vengono accompagnati questi quattro ragazzi. Li conosciamo tra il primo imbarazzo di incontrare nuove persone e gli inevitabili problemi linguistici. Per vincere questo impaccio iniziale, in modo del tutto naturale, decidiamo di metterci subito all'opera. Di biciclette da sistemare ce ne sono tante, di cose da imparare pure. I ragazzi conoscono già abbastanza bene il mondo delle bici. Nel loro paese di origine è un mezzo diffuso e non è inusuale vederne girare qualcuna con anche tre/quattro persone a bordo.
Hanno voglia di fare e di apprendere e le loro iniziali facce perplesse, si fanno subito sorridenti quando il nostro Graziano comincia ad armeggiare con maestria e a mostrare con passione l'arte del riparare una ruota, del pulire una catena, del sistemare e rimettere a nuovo una bicicletta.

Sguardi attenti e curiosità fanno superare i problemi linguistici, il fare e l'essere superano il dire, e così si comincia a mettere insieme le mani sulle varie bici da riassestare. A turno i quattro ragazzi, ben assistiti da Graziano e Francesco, iniziano a voler dimostrare che possono farlo. Si alternano così affaccendandosi con il sorriso su copertoni, camere d'aria e catene come se in quel posto ci fossero sempre stati, o forse con la speranza di rimanerci più tempo possibile per sentirsi operativi e leggeri. Senza fretta ma con la giusta frenesia di chi vuole venire a galla dopo un tuffo.

I momenti si susseguono in maniera fluida e ci sentiamo tutti un po' più rilassati e soddisfatti per quelle ore che trascorrono intense ma spensierate tra i consigli di Graziano, i tentativi, gli errori e le correzioni.
E così ci immergiamo tutti quanti nelle attività della ciclomanutenzione, con sempre più la complicità di chi sta lavorando insieme, condividendo dei momenti diversi e un'esperienza che, come qualcuno di noi ha detto, fanno intravedere l'unica via di uscita all'odio che in questi giorni è affiorato dai terribili fatti di cronaca.

A un certo punto arriva anche una mamma con due bambini. Straniera anche lei, con due biciclette da bambino da riparare. Ci vengono richiesti degli interventi non troppo complessi e i nostri amici fremono per far vedere che possono riuscirci anche da soli. Dimostrano con successo che sono stati attenti e ne sono silenziosamente fieri. E noi con loro.
Il tempo passa veloce e le due ore di attività finiscono fra la delusione di dover interrompere un momento intenso e la gioia di aver fatto parte di uno scambio profondo che va oltre l'aver riparato qualche bicicletta.
Nelle prossime settimane avremo modo di conoscere meglio questi ragazzi, poi probabilmente ne conosceremo altri. Siamo contenti che questo nuovo cammino ha avuto inizio e siamo convinti che lo spirito e il confronto che ci ha unito martedì scorso ci farà andare lontano e ci farà crescere.
Abbiamo condiviso una prima esperienza in cui per un paio di ore si sono incrociate la nostra passione per un mezzo e per l'arte nobile della ciclomanutenzione, con i sogni di chi vuole uscire allo scoperto e ha voglia finalmente di venire a galla.

Venire a galla. Sì, il venire a galla, il diventare visibili in quel mare di cui tutti noi siamo solo piccole gocce, ma quel mare che esiste solo grazie ad ogni singola goccia che ne fa parte. E dopo martedì noi siamo ancor più felici di farne parte.

lunedì 23 novembre 2015

Assemblea dei soci e non solo...

Sabato 12 dicembre dalle ore 18.00

FIAB ValdarnoInBici è lieta di invitarti ad una serata totalmente all'insegna della mobilità sostenibile.

presso il centro sociale "Il Giardino"
Figline V.no - Giardini Gen. Dalla Chiesa




L'evento inizierà con la presentazione del libro "Se dico bici..."


con i ricordi sulle bici che molti di voi hanno voluto condividere con noi nei mesi scorsi.
Sarà presente la nostra socia che ha curato la raccolta e verranno letti alcuni brani che raccontano storie lontane e vicine legate al fantastico mondo delle biciclette.



A seguire ci sarà un momento di confronto aperto con i cittadini e con gli amministratori sul tema della mobilità, anche alla luce dei punti del "Patto della mobilità sostenibile" che in campagna elettorale abbiamo sottoposto ai vari candidati.


Dopo il dibattito, spazio al momento sociale con una "merenda sinoira" (traducibile in termini più moderni in apericena): ognuno porta quello che vuole e si condivide insieme (chi non può portare niente di mangereccio potrà partecipare con un piccolo contributo economico).

La serata terminerà con l'Assemblea annuale dei soci e dei simpatizzanti di FIAB ValdarnoInBici, in cui verrà presentato il bilancio delle attività del 2015 e verranno illustrati alcuni obiettivi ed alcune iniziative per il 2016.


Se vuoi partecipare o se vuoi ulteriori informazioni, contattaci su facebook o all'indirizzo mail infovaldarnoinbici@gmail.com 


TI ASPETTIAMO!