la bici è ...

la bici è ... economica, ecologica, salutare, segno di civiltà: INTELLIGENTE!

"La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un ora, ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta"

Ivan Illich "elogio della bicicletta"

giovedì 23 febbraio 2012

caro sindaco...

Caro Sindaco,
Come avrà già avuto modo di apprendere dalle notizie degli ultimi giorni, l’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per mortalità in bicicletta. Negli ultimi 10 anni, ben 2.556 ciclisti hanno perso la vita sulle nostre strade ed è per porre freno a questa situazione che due settimane or sono abbiamo lanciato in Italia la campagna #salvaiciclisti con cui abbiamo chiesto al Parlamento italiano l’applicazione degli 8 punti del Manifesto del Times.

In questi i giorni il Parlamento sta facendo la propria parte ed una proposta di legge sottoscritta da (quasi) tutte le forze politiche è pronta per la presentazione alla Camera e al Senato. Senza il suo preziosissimo contributo di amministratore locale, però, anche la migliore delle leggi rischia di restare lettera morta ed è per questo che siamo a chiedere la sua adesione alla campagna #salvaiciclisti per il miglioramento della sicurezza dei ciclisti nella sua città.
Aderendo a #salvaiciclisti si impegnerà quindi a:
Garantire l’applicazione a livello locale degli 8 punti del Manifesto del Times per le aree di competenza comunale,
Formulare le opportune strategie per incrementare almeno del 5% annuo gli spostamenti urbani in bicicletta nei giorni feriali,
Contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio (sulle strisce pedonali, in doppia fila, in prossimità di curve ed incroci, sulle piste ciclabili),
Far rispettare i limiti di velocità stabiliti per legge e istituire da subito delle “Zone 30″ e “zone residenziali” nelle aree con alta concentrazione di pedoni e ciclisti,
Realizzare, qualora mancante, un Piano Quadro sulla Ciclabilità o Bici Plan,
Monitorare e ridisegnare i tratti più pericolosi della città per la viabilità ciclistica di comune accordo con le associazioni locali,
Redigere annualmente un documento pubblico sullo stato dell’arte nel proprio comune di competenza della viabilità ciclabile indicando i risultati dell’anno appena trascorso e gli obiettivi futuri,
Dotare ogni strada di nuova costruzione o sottoposta ad interventi straordinari di manutenzione straordinari con un percorso ciclabile che garantisca il pieno comfort del ciclista,
Promuovere una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli utenti della strada sulle tematiche della sicurezza,
Dare il buon esempio recandosi al lavoro in bicicletta per infondere fiducia nei cittadini e per monitorare personalmente lo stato della ciclabilità nella sua città
È perché riteniamo che la campagna #salvaiciclisti sia dettata dal buon senso e da una forte dose di senso civico che chiediamo un suo contributo affinché anche in Italia il senso civico e il buon senso prendano finalmente il sopravvento.

mercoledì 15 febbraio 2012

#salvaiciclisti: prima settimana

Proprio oggi #salvaiciclisti festeggia la sua prima settimana di vita e i numeri continuano a crescere.
In pochi giorni la rete è stata invasa da quest'onda di "invasati" per la bicicletta, nel senso bello del termine. E' stata fatta un'opera martellante e pressante su quotidiani, siti, onorevoli...insomma il movimento ha cercato di eliminare l'immobilità dell'opinione pubblica e politica  sul tema della sicurezza per i ciclisti.

ma chi sono i "ciclisti"?
Citando il blog piciclisti: 
"Molti di quelli che in questi giorni stanno supportando #salvaiciclisti sono delle persone normalissime, alcuni di loro con la bicicletta in cantina ricoperta da un dito di polvere e che non si ricordano più quando l’hanno usata per l’ultima volta, ma che vorrebbero usarla ancora, se solo non avessero così paura di finire ammazzati" (http://piciclisti.wordpress.com/2012/02/15/salvaiciclisti-perche-abbiamo-ragione/)

Ciclisti potenziali lo siamo tutti, ciclisti reali ne siamo un po' meno ma siamo pur sempre un numero elevato, e ora che stiamo unendo le voci forse qualcuno si renderà conto che le persone che usano quotidianamente la bici per andare a scuola, a lavoro o semplicemente in giro, potrebbero essere ancora di più se ci fossero migliori condizioni di sicurezza. 
Se ci fossero più piste ciclabili ci sarebbero più bici e meno auto in giro; perchè d'altra parte chi andrebbe in automobile su una pista si atterraggio di un aeroporto? chi nuoterebbe nelle acque di un porto?


Noi chiediamo di poter usare la nostra bici senza pericolo, chiediamo di avere la possibilità di girare per le strade con i nostri figli...e tutto questo è possibile se tutti gli enti locali e nazionali applicassero la L 366/98 e promuovessero politiche e iniziative mirate alla mobilità ciclabile. Noi come FiglineInBici, insieme alle tante associazioni e ai singoli che hanno a cuore la bicicletta, ci mettiamo il nostro impegno e speriamo che il grido che si è levato in questi giorni non cada nel vuoto ma continui ad essere sempre più amplificato.





lunedì 13 febbraio 2012

Berlingaccio in Bici

Suggeriamo una simpatica iniziativa promossa da FirenzeInBici!
Non vorremmo mica lasciarci sfuggire "giovedì grasso", per far vedere quanto siamo divertenti e divertiti sulle nostre bici?

Assieme agli amici di Critical Mass, faremo un giretto per la città per festeggiare il Berlingaccio!! Allora non abbiamo che da tirate fuori dall'armadio il vestito di Zorro di quando eravamo piccoli (anche se ormai avete la stazza da Sergente Garcia :-P), portare trombette, tamburi, sonagli e triccheballacche.


Ritrovo alle 18 in Piazza SS Annunziata.


La pedalata si snoderà per le vie del centro, il percorso è in fase di definizione e vi daremo maggiori dettagli in seguito ma voi intanto segnatevi la data!!!Invitiamo pure i nostri amici, parenti e conoscenti, ovviamente mascherati! :))

PRIMO DOCUMENTO SALVIAMO I CICLISTI. ROMA 13 FEBBRAIO 2012.

Premesso che:
- L'Onda di SALVIAMO I CICLISTI nasce dagli 8 punti indicati dal Times pochissimi giorni fa, e ad oggi, ossia prima dell'alba del quinto giorno dalla sua nascita, ha raccolto sul web le adesioni di 4.027 ciclisti, residenti in Italia, spaventati in primis dagli altri utenti della strada e a volte dalle condizioni stesse della strada, nonché assai poco tutelati, vista la scarsa o totale inapplicabilità delle regolamentazioni a riguardo.
- Gli 8 punti del Times sono un manifesto, pertanto vanno tradotti in proposta di legge dagli organi di Governo, secondo l'attuale e reale situazione nazionale.
- Nessuno di noi, presenti alla riunione avvenuta il 12 febbraio, può arrogarsi il diritto di apportare modifiche specifiche agli 8 punti, dal momento che l'Onda di SALVIAMO I CICLISTI nasce, si muove e si sviluppa a livello nazionale; noi, in vista del repentino incontro (che avverrà tra poche ore) presso un ufficio del Senato, ci siamo riuniti a nome e per conto di tutti i ciclisti residenti in Italia che hanno aderito all'Onda, di tutti quelli che stanno aderendo, di tutti quelli che aderiranno, e infine a nome e per conto di tutti i 5.000.000 di ciclisti, italiani e non, nonché di tutti i potenziali ciclisti residenti nel nostro Paese.
- Per "ciclisti" si intendono tutti coloro che ogni giorno, in Italia, si muovono in bicicletta per andare al lavoro, a scuola, per passione, per sport, per fare commissioni nel quartiere, o tragitti assai più lunghi, per accompagnare i figli a scuola, o semplicemente per svago, o per qualsiasi altro motivo un cittadino - italiano e non, residente nel nostro Paese - voglia utilizzare la bicicletta come mezzo di spostamento, su piste ciclabili e su strada, laddove suddette piste non ci sono, o non sono idonee e/o continuative.
- Il termine “Onda” è usato appositamente per indicare che il movimento comprende inequivocabilmente tutti i ciclisti sul territorio italiano, senza distinzione alcuna di appartenenza associativa, politica, o etnica.
- La tutela del ciclista su strada non può essere imputabile solo al ciclista, ma a tutti i veicoli e a tutti gli utenti della strada in generale.
- Per tutelare la vita del ciclista, (compresa quella dei pedoni e di tutte le utenze “deboli” in generale) sarebbe intanto sufficiente l'effettiva applicazione del Codice della Strada, prima ancora che delle sue modiche: tali modifiche non sono solo previste dalle proposte di modifica dello stesso Codice – redatte dalle associazioni ciclistiche competenti - ma anche dalle leggi in vigore (esempio l. 366/98, non ancora applicata in larga parte del territorio italiano), e infine dal Parlamento Europeo.
- L'amministrazione nazionale e le amministrazioni locali hanno l'obbligo giuridico (prima ancora che civile e morale) di far rispettare la Legalità, imponendo in primis il rispetto del limite 30 previsto nelle aree a prevalenza ciclo-pedonale sia centrali che periferiche, oltre al rispetto di tutte le normative previste.
DI SEGUITO GLI 8 PUNTI DEL TIMES, COME MANIFESTO E INCIPIT AI FINI DELLA PROPOSTA DI LEGGE.
1) Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
2) I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato'.
3) 'Dovrà essere condotta un'indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta nella nazione e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
4) (*) 'Il 2% del budget dell'Anas dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
5) La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida'.
6) 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
7) I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla B******.
8) (**) Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.

Note:
(*) dal momento che, secondo fonti accertate, l'organo dell'Anas è in via di dismissione, chiediamo che la percentuale di incassi delle contravvenzioni per infrazione del Codice della Strada venga effettivamente devoluta a tal fine, come peraltro già previsto dalla legislazione.
(**) Dal momento che le amministrazioni italiane prevedono già questa figura, chiediamo che esse vengano commissariate, laddove tale figura non risulti efficace non solo in merito alla promozione delle riforme, ma nemmeno per quanto riguarda l'applicazione delle norme vigenti.

CHIEDIAMO INOLTRE:
In vista dell'incontro del 13 febbraio 2012 con il Senatore Ferrante, che ci ha concesso repentinamente udienza, che egli si impegni non solo nella proposta di legge, ma anche nel coinvolgere in maniera trasversale tutti i deputati di qualsiasi fazione politica realmente sensibili alla causa, perchè la tutela della Vita di milioni di ciclisti non è solo un fatto politico, bensì un Diritto Umano.
In fede,Giselle Martino,ciclista urbana in veste di coordinatrice.

mercoledì 8 febbraio 2012

Salviamo i ciclisti!

Molto volentieri FiglineInBici aderisce a partecipa a questo gruppo di blogger e associazioni creato in pochissimo tempo dai contatti della rete...pubblichiamo qui di seguito il primo documento inviato a varie testate giornalistiche che sta rimbalzando tra i diversi organi di stampa. Anche la FIAB ha condiviso lo spirito pur prendendo tempo per ampliare le richieste.

Gentili direttori del Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, il Sole 24 Ore, Tuttosport, La Nazione, Il Mattino, Il Gazzettino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale, Il Secolo XIX, Il Fatto quotidiano, Il Tirreno, Il giornale di Sicilia, Libero, La Sicilia, Avvenire.
La scorsa settimana il Times di Londra ha lanciato una campagna a sostegno delle sicurezza dei ciclisti che sta riscuotendo un notevole successo (oltre 20.000 adesioni in soli 5 giorni).
In Gran Bretagna hanno deciso di correre ai ripari e di chiedere un impegno alla politica per far fronte agli oltre 1.275 ciclisti uccisi sulle strade britanniche negli ultimi 10 anni. In 10 anni in Italia sono state 2.556 le vittime su due ruote, più del doppio di quelle del Regno Unito.
Questa è una cifra vergognosa per un paese che più di ogni altro ha storicamente dato allo sviluppo della bicicletta e del ciclismo ed è per questo motivo che chiediamo che anche in Italia vengano adottati gli 8 punti del manifesto del Times:
1.Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
2.I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
3.Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
4.Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
5.La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
6.30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
7.I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays
6.Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.

Cari direttori, il manifesto del Times è stato dettato dal buon senso e da una forte dose di senso civico. È proprio perché queste tematiche non hanno colore politico che chiediamo un contributo da tutti voi affinché anche in Italia il senso civico e il buon senso prendano finalmente il sopravvento.
Vi chiediamo di essere promotori di quel cambiamento di cui il paese ha bisogno e di aiutarci a salvare molte vite umane.

Come aderire
La campagna è stata lanciata dal Times, dopo che una giovane giornalista del quotidiano è stata investita da un camion. E' sopravvissuta all'incidente grazie all'arrivo tempestivo dei soccorsi ma è tuttora in coma.
La pagina della campagna su The Times:
http://www.thetimes.co.uk/tto/public/cyclesafety/
In Italia, al momento, il cuore della campagna sembra avere il gruppo Facebook "Salviamo i ciclisti":
http://www.facebook.com/groups/298708936854274/
Se hai un account Twitter, puoi aderire anche inviando post con l'hastag
#salvaiciclisti%20http%3a%2f%2ft.co%2fzgztSxW0

Finora hanno aderito all’iniziativa:
piciclisti
amicoinviaggio.it
34x26.wordpress.com
rotalibra.wordpress.com
frrfrc.blogspot.com
wildpigs.it
riky76omnium.wordpress.com
bicizen.it
urbancycling.it
lastazionedellebiciclette.com
rotafixa.it
americancyclo.wordpress.com
biciclettedecadence.blogspot.com
mtb-forum.it
bdc-forum.it
lifeintravel.it
milanonmybike.blogspot.com
ditrafficosimuore.org
raggidistoria.com
ediciclo.it
pedalopolis.org
ciclomobilisti.it
Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility
casbahcicloclub.com
ilikebike.org
bikeride.it
bicisnob.worldpress.com
bicicebasta.com
muoviequilibri.blogspot.com
festinalente.ztl.eu
rotazioni
pisteciclabili.com
ciclistilombardianonimi.blogspot.com
ciclospazio.it
areabici.blogspot.com
ciclonauti.org
Mammifero Bipede
bikescapes.wordpress.com
figlineinbici.blogspot.com

...e altri si aggiungono di minuto in minuto :-)

martedì 7 febbraio 2012

"Un futuro sempre più ciclabile"

Il futuro di Figline passa attraverso il rilancio della bicicletta e dei percorsi ciclabili, sia in centro che in periferia. L'assessore ala viabilità Daniele Raspini annuncia che quanto prima l'amministrazione redigerà una mappa dei parcheggi per le biciclette a Figline: " In modo - precisa - che si possa fare finalmente ordine nelle strade cittadine".

Queste le parole di Daniele Raspini (in un art. de La nazione del 5 febbraio) con cui FiglineInBici ha ormai impostato un dialogo molto interessante e con cui stiamo studiando delle soluzioni per promuovere e far sviluppare ancor di più l'uso dela bicicletta, partecipando ai tavoli tecnici in cui abbiamo pensato insieme, tra le altre cose, alla dislocazione delle nuove rastrelliere.
Qualche piccolo frutto già si inizia a raccogliere (vedi accesso in stazione reso ciclabile da un'ordinanza del 25 gennaio) e qualcos'altro è imminente. Noi siamo fiduciosi e continuiamo a essere propositivi e concreti, coscienti che ancora c'è tanto da fare e da cambiare...anche e soprattutto la mentalità e la testa di tanti nostri concitadini che non mollano la cattiva abitudine di prendere la macchina anche solo per fare 200m. Lavorando e proponendo infrastruture adeguate speriamo di contribuire a cambiare questo atteggiamento e di vedere sempre meno macchine e sempre più bici in giro!

venerdì 3 febbraio 2012

Legge Regionale per la mobilità ciclistica: ci siamo quasi

A breve la Toscana si doterà di una legge regionale per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica. Previsti investimenti infrastrutturali anche in vista dei mondiali di ciclismo del 2013. Sarà creato un sistema integrato di percorsi ciclabili che vedranno, tra le principali dorsali, la ciclovia Francigena e la ciclopista dell'Arno.
Ma come quale è stato il percorso di questa iniziativa legislativa? Lo spiega il responsabile reti ciclabili del Coordinamento FIAB Toscana, Giovanni Cardinali: "Nel settembre scorso è stata presentata in Consiglio Regionale della Toscana la proposta di legge relativa ad interventi per favorire in concreto l’uso della bicicletta sull'intero territorio regionale, anche per cogliere le opportunità finanziarie derivanti dai prossimi mondiali di ciclismo che si svolgeranno in Toscana nel 2013. La proposta di legge, ispirata da un analogo disegno di legge regionale della Puglia e dalla vigente legge regionale lombarda, è stata redatta con il contributo determinante del Coordinamento toscano FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
La Toscana è una regione di antico amore per la bici e ha sempre dato un forte contributo al ciclismo sportivo ma, con l’avvento della motorizzazione di massa, anche in questa regione facilmente ciclabile, la bicicletta è stata relegata in una nicchia marginale dove uno sparuto numero di appassionati e di poveracci si affannano a farsi largo, con estremo rischio per la propria incolumità, in mezzo a strade sempre più saturate dalle automobili. La situazione toscana è generalizzata in tutte le regioni italiane, peggiore al sud, accettabile in poche realtà del Centro Nord, in particolare in alcune città, come Ferrara, Reggio Emilia e nelle provincie di Trento e Bolzano. La Toscana risulta particolarmente gradita a milioni di cicloturisti europei come dimostra l’incredibile successo dell’Eroica in provincia di Siena (nel 2011 oltre 4 mila partecipanti) e il successo il sentiero della bonifica in Valdichiana (oltre 7 mila cicloturisti nell’estate 2011!).
La proposta di legge regionale toscana interviene quindi a coprire un vuoto normativo e nello stesso tempo dare impulso a già importanti interventi realizzati in questi ultimi anni per la cosiddetta “mobilità dolce”, collegati al progetto “ciclopista regionale dell’Arno” o finalizzati a integrare l’uso della bici con il trasporto pubblico come, ad esempio, la nuova ciclostazione/autostazione di Montevarchi, attualmente in costruzione nel contesto della realizzazione del nodo di interscambio ferro-gomma in questa città.
Gli obiettivi fondamentali della legge sono quindi quelli di favorire la intermodalità, la migliore fruizione del territorio, lo sviluppo infrastrutturale con valenza anche in ambito sanitario, sociale, turistico e sportivo, e garantire lo sviluppo in sicurezza dell’uso della bicicletta sia in ambito urbano che extraurbano realizzando una rete ciclabile regionale e le relative infrastrutture. Con riferimento, in particolare, al cicloturismo, la legge promuove la realizzazione di una rete, interconnessa, protetta e dedicata, di itinerari ciclabili e ciclopedonabili attraverso località di valore ambientale, paesaggistico, culturale e turistico, dotata di punti di ristoro, con particolare riguardo ai percorsi connessi e correlati alla via Francigena e alle altre vie (quali la Via Romea dell’Alpe di Serra) aventi caratteristiche storico-culturali, la realizzazione in ambiente rurale e montano di percorsi dedicati e strutture di supporto.
La legge prevede che nel Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità sia individuato il sistema ciclabile di scala regionale quale elemento di connessione e integrazione dei sistemi ciclabili provinciali e comunali. Il Piano regionale integrato definisce l’utilizzo per la riconversione in percorsi ciclabili e ciclopedonali, favorendone il recupero conservativo, di manufatti stradali o ferroviari dismessi , strade in disuso ed aree inutilizzate quali gli argini dei corsi d’acqua. In questo contesto, assumerà particolare rilievanza la “ciclopista regionale dell’Arno”, da Stia a Marina di Pisa, già individuata come infrastruttura strategica della Regione Toscana.
Con la nuova legge nella pianificazione provinciale e comunale per la mobilità ciclistica si dovrà prevedere la connessione dei grandi attrattori di traffico, in particolare i centri scolastici e universitari, gli uffici pubblici, i centri commerciali, le aree industriali, il sistema della mobilità pubblica con particolare riferimento ai poli di interscambio modale, ai poli sanitari ed ospedalieri, alle aree verdi ricreative e sportive e, in generale, agli elementi di interesse sociale, storico, culturale e turistico di fruizione pubblica".

mercoledì 1 febbraio 2012

Passerella ciclabile!


Finalmente la nostra proposta è stata accolta: al fine di permettere un accesso regolare per le biciclette alla Stazione ferroviaria di Figline, la passerella da Piazza della Libertà (parcheggio dello stadio) alla Stazione è diventata ciclabile.

E' stata una delle nostre prime proposte per cominciare a cambiare Figline e renderlo un paese a misura di due ruote. Ci sembrava importante iniziare proprio dall'accesso di questo nodo nevralgico ai tanti pendolari che vivono a Figline anche per contribuire a svuotare i parcheggi dalle troppe auto.



Ed è solo l'inizio!