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la bici è ... economica, ecologica, salutare, segno di civiltà: INTELLIGENTE!

"La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un ora, ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta"

Ivan Illich "elogio della bicicletta"

mercoledì 10 settembre 2014

Il nostro appello ai sindaci per sensibilizzare sui "sensi unici eccetto bici"

In accordo a quanto fatto dalle tante associazioni FIAB a livello nazionale, anche FIAB ValdarnoInBici in questi giorni ha inviato ai sindaci del Valdarno una lettera per sensibilizzarli sui "sensi unici eccetto bici", una pratica attiva da anni in molte città europee e da tempi più recenti anche in città italiane quali Reggio Emilia, Mestre, ecc.)

Speriamo in tal modo di attivare presto una sperimentazione su alcune strade da individuare insieme alle amministrazioni, per poter semplificare la viabilità di chi si sposta in bicicletta nei centri urbani dalla nostra vallata.
Nella lettera inoltre, segnaliamo l'iniziativa dell'assessore alla mobilità del Comune di Milano, Maran, che invita i Comuni ad un incontro interno dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per prendere una posizione comune a favore dell'inserimento chiaro dei "sensi unici eccetto bici" all'interno del Codice della Strada (in realtà è già previsto ma alcuni amministratori fanno finta che non sia applicabile).

Questo il testo della lettera:

Egr. Sig. Sindaco,
sulla stampa nazionale di sabato 6 c.m. si dava notizia di una presa di posizione del Ministro alle infrastrutture Maurizio Lupi di contrarietà ad introdurre nel Codice della Strada il “senso unico eccetto bici“, ovvero la possibilità di far circolare le biciclette nei due sensi su strade a senso unico per gli altri veicoli (spesso ed impropriamente chiamato “contromano ciclabile”).
Tale modifica, avanzata da molti comuni, da ANCI, dalla FIAB (Federazione Italiana amici della Bicicletta), e dal movimento #salvaiciclisti (al quale aderiscono FIAB, UISP, Legambiente e WWF) allineerebbe l’Italia a molti paesi europei nei quali, più che in Italia, la mobilità ciclistica viene sistematicamente promossa e favorita: Francia, Belgio, Germania, Svizzera, ecc.
Ovviamente il “controsenso ciclabile” sarebbe applicabile solo ad alcune strade, prevalentemente in centri urbani, dovrebbe accompagnarsi ad alcune condizioni e provvedimenti di moderazione e sicurezza del traffico (istituzione zona 30, presenza di una larghezza della carreggiata minima, divieto di transito ai mezzi pesanti) e la sua applicazione rimarrebbe comunque a discrezione dell’Amministratore locale.
Le esperienze e le rilevazioni statistiche di grandi e piccole città europee, ma anche di molte città italiane come Reggio Emilia, Bologna, Torino che hanno realizzato il senso unico eccetto bici sulla base di un parere favorevole proprio del Ministero dei Trasporti, attestano che la sua introduzione, praticata con la dovuta intelligenza tecnica, non comporta alcun aumento di incidentalità, spesso anzi si accompagna ad una sua riduzione, e favorisce l’incremento degli spostamenti in bicicletta.
La possibilità di poter utilizzare questo strumento sul nostro territorio, caratterizzato da centri storici con presenza di strade spesso a senso unico, dove le velocità sono già naturalmente moderate, semplificherebbe notevolmente anche in termini di spesa pubblica la realizzazione della rete ciclabile efficiente e lineare che ci auguriamo per il Valdarno.
Gli oppositori a tale modifica in realtà non sono stati in grado di portare argomenti provanti della presunta pericolosità di tale pratica se non le generiche, pretestuose e umilianti argomentazioni, che vedono gli italiani sulle strade diversi dai tedeschi, francesi o svizzeri. In questo modo hanno palesato che le loro conclusioni in merito sono basate su meri pregiudizi.
Siamo quindi a chiederle di:
- sperimentare l’adozione di questa provvedimento in alcune strade del Suo Comune da individuare insieme, secondo le caratteristiche e le esigenze de traffico ciclabile e veicolare locale;
- unire la sua voce a quella degli amministratori di Milano, Torino, Reggio Emilia, Bologna, ecc. nel richiedere al governo di introdurre nel Codice della Strada norme utili a favorire la circolazione urbana e quotidiana delle biciclette, compreso il “senso unico eccetto bici”, affinché anche in Italia sia consentito alle amministrazioni comunali di adottare soluzioni già ampiamente e positivamente sperimentate, superando ogni dubbio interpretativo e anacronistiche resistenze.
Inoltre segnalo che il giorno 17 settembre si terrà a Roma un incontro interno dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) in cui verrà formalizzata una posizione ufficiale dell’associazione in merito. Se siete interessati potete contattare l’Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua Pubblica, energia del Comune di Milano Pierfrancesco Maran che si è fatto promotore dell’iniziativa (Assessore.Maran@comune.milano.it)


Cordiali saluti,
Christian De Lorenzo
(Presidente di FIAB ValdarnoInBici)

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