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maggio-2014 - 7 maggio 2019]
Oggi
vogliamo festeggiare con Voi un anniversario particolare:
in
questi giorni, infatti, il nostro "Patto
per la mobilità sostenibile" compie 5 anni. Per chi non ricorda cos'è,
suggeriamo di andare a leggerselo qui .
Per
chi non ha voglia di leggerlo tutto cercheremo di riassumere brevemente i
contenuti e di vedere cosa è stato fatto da allora.
Nel
lontano 7 maggio del 2014, in piena campagna elettorale per le imminenti
elezioni del Nuovo comune unico di Figline e Incisa Valdarno, FIAB
ValdarnoInBici organizzò l'evento "Nuovo Comune...Nuova Mobilità",
un incontro con i candidati a sindaco per proporre di ripensare la mobilità
centrandola sui bisogni delle persone e non solo delle automobili.
In
tale serata fu presentato il "Patto per la mobilità sostenibile" e
proposto ai candidati come impegno da prendere per i 5 anni di mandato nel caso
fossero stati eletti. La serata fu molto partecipata e ben accolta da tutti i
presenti
(leggi il racconto della serata)
e nell'arco della serata ben tre candidati a sindaco sottoscrissero il nostro documento.
Tra
questi anche la candidata poi vincitrice delle elezioni Giulia Mugnai del PD che con entusiasmo sottolineò "la necessità di un significativo cambio
culturale nel nuovo Comune che vada incontro alle tematiche ambientali e
sostenibili". Inoltre, per rafforzare questo suo impegno, sollevò
l’attenzione sulla reale possibilità di accedere a bandi europei di
finanziamento per l’attività educativa nelle scuole sulle tematiche ambientali
nel quinquennio 2014-2020.
Da
un entusiasmo simile ci si sarebbe potuto aspettare che dopo 5 anni, a fine
mandato, tutti i punti (o quasi) del Patto per la mobilità sostenibile fossero
stati realizzati e Figline e Incisa Valdarno fosse veramente diventato un
Comune amici di pedoni e ciclisti...
...e
invece?
Invece
ci siamo illusi.
Esaminando
sinteticamente i punti, abbiamo questo quadro della situazione:
1.
Instaurazione di un Tavolo Tecnico
permanente sulla mobilità sostenibile: NON
realizzato
2.
Creazione di un Ufficio comunale
per la mobilità sostenibile: NON realizzato
3.
Realizzazione della Zona 30 nei
centri storici e presso le Scuole: NON
realizzato
4.
Individuazione gerarchia di
interventi sulla base del PMC: NON
realizzato
5.
messa a norma della pista ciclabile
della zona dei Lagaccioni: realizzato
6.
Applicazione dell'art,10, comma 3
della L. 366/98: NON realizzato
7.
Destinazione sistematica del 15
%delle risorse disponibili per la realizzazione di interventi per la mobilità
sostenibile: NON realizzato
8.
Realizzazione primi progetti
indicati sul PMC: realizzato
parzialmente (solo un piccolo ramo)
9.
Messa in sicurezza dei parcheggi
bici di lunga sosta: NON realizzato
10. Attivazione
progetto PediBus: NON realizzato
11. Attivazione
di un progetto per lo sviluppo del cicloturismo: NON realizzato
12. Realizzazione
completa del PMC: NON realizzato
13. Realizzazione
segnaletica verticale per percorsi ciclabili urbani: realizzato parzialmente (solo per la ciclopista dell'Arno in
cantiere)
14. Incentivo
per la realizzazione di noleggio bici e bike sharing: NON realizzato
Quindi
si evince che di 14 punti ne è stato
fatto uno totalmente e due appena parzialmente, mentre gli altri 11 (undici!)
sono rimasti chiusi nel cassetto o forse non sono neanche arrivati nei cassetti
degli uffici comunali, rimanendo parole utili solo per la campagna elettorale.
Nonostante
in questi 5 anni nel centro abitato di Figline sia nata la pista ciclabile su
Via Roma, lunga appena 960 metri, possiamo affermare di vivere in un Comune Nuovo che ha una Mobilità Vecchia
dove si continua a penare e progettare il territorio con una visione
autocentrica.
Come
spiegammo 5 anni fa e continuiamo a fare, Nuova
Mobilità significa avere la possibilità di muoversi in sicurezza sia
scegliendo di andare a piedi, sia andando in bici, sia mediante trasporto
collettivo o in automobile.
Significa
avere una rete ciclopedonale sicura e continua ramificata in tutto il
territorio comunale, significa avere Zone 30 e vera moderazione del traffico
nei centri storici e nelle aree scolastiche, significa avere la possibilità di far coesistere e convivere le diverse
componenti della mobilità sia in spazi diversi, sia in spazi condivisi, garantendo
la sicurezza di tutti, in particolare agli utenti più deboli (disabili,
pedoni e ciclisti).
Tutto
questo a Figline e Incisa Valdarno purtroppo non è stato realizzato. ma FIAB
ValdarnoInBici non demorde e non getta la spugna, perché noi ci crediamo e
continueremo a farci promotori di questo cambiamento culturale.
Lo
dobbiamo a noi, lo dobbiamo ai nostri figli e a chi verrà dopo di noi.
"La mobilità sostenibile è quel
sistema in grado di soddisfare i bisogni della generazione attuale senza
compromettere la capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni
future" (Rapporto
Brundtland, 1987)
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