la bici è ...

la bici è ... economica, ecologica, salutare, segno di civiltà: INTELLIGENTE!

"La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un ora, ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta"

Ivan Illich "elogio della bicicletta"

"In bici senza ruotine": il progetto e qualche consiglio

Introduzione

Le statistiche sulla mobilità ci informano che in Italia a scuola si va a piedi o in bici per il 13,1%, in moto o motorino per il 6,5%, con i mezzi pubblici per il 47,1% e con l'auto, propria o dei genitori, per il 33,3%. Appena usciti dalla scuola, al lavoro l'auto la farà da padrona: balzerà dal 33 al 75%!
Dobbiamo però tenere conto che le percentuali degli studenti che vanno a scuola autonomamente utilizzando i mezzi pubblici, la bici o andando a piedi scendono nettamente e si posizionano vicino allo zero se prendiamo in considerazione solo le scuole dell’infanzia e le scuole elementari.
I bambini ed i ragazzi sono ormai privati della libertà di movimento in strada, prelevati sulla porta di casa e accompagnati dovunque. Per la corretta crescita psicofisica di un bambino, è però fondamentale potersi muovere liberamente con il proprio corpo non solo in palestra, ma anche per le vie della città: poter correre, camminare, nascondersi, arrampicarsi. E’ importante poter fare esperienze dirette della strada, delle distanze, del clima, dei cambiamenti stagionali nell’ambiente urbano; poter socializzare per strada, percorrere itinerari comuni con amici. Riappropriarsi della strada per giocare, per imparare dalla propria città la sua storia e l’importanza di essere parte di una comunità in cui si rispettano diritti e doveri.
I bambini ed i ragazzi hanno bisogno di essere autonomi e fare esperienze di mobilità da soli o con gli amici: è vero che l’ambiente cittadino è caotico, pericoloso, veloce, ma i bambini si educano alla mobilità, a diventare adulti che guideranno un motorino o una macchina, non solo attraverso raccomandazioni ripetute, ma soprattutto percorrendo le strade della città a piedi o in bici sotto la sorveglianza di un adulto responsabile.
La mobilità sostenibile legata ai bambini e ai ragazzi assume quindi non solo una valenza ambientale (ridurre le emissioni e l’inquinamento legato all’utilizzo smodato dei mezzi di trasporto), ma anche e soprattutto una valenza sociale: poter recuperare una libertà di movimento che è ormai preclusa.
Diamo quindi maggiore spazio ai ragazzi, che per crescere hanno bisogno di distanziarsi dalle loro famiglie e hanno quindi bisogno di adulti che diano loro fiducia e li incoraggino a fare da soli.

Il Progetto – Scuola dell'Infanzia

I bambini hanno bisogno di movimento per poter crescere e svilupparsi in modo corretto sia fisicamente che mentalmente. Attraverso il movimento imparano a conoscere l’ambiente in cui vivono ed allenano il proprio senso di equilibrio e la propria resistenza fisica. Inoltre, attraverso il movimento, scoprono i principi che regolano le cose e gli oggetti. Giocando con altri bambini imparano come ci si deve comportare in gruppo, a scendere a compromessi e a seguire le regole sociali. Il movimento quindi non riguarda solo la crescita del corpo, ma anche la crescita del bambino come persona.

Per questo motivo Fiab-Valdarnoinbici propone il progetto per le Scuole dell'Infanzia

In Bici senza Routine

Obiettivi
L'obiettivo principale del progetto è quello di offrire un contributo allo sviluppo della capacità motoria e del portamento di ogni bambino. Crediamo fortemente che il movimento favorisce una crescita sana e l’agilità. Inoltre vogliamo promuovere la sicurezza del movimento: i bambini esplorano il proprio ambiente attraverso il movimento. Arrampicarsi, saltare, correre all'indietro, dondolare sono esercizi importanti per sviluppare un movimento sicuro in un certo ambiente. Muovendosi tanto si riduce il rischio di incidente: un buon senso di equilibrio e la capacità di reagire prontamente ai pericoli, impediscono cadute e incidenti.

Metodologia
L'intervento prevede attività pratica strutturata per i bambini della sezione di 5 anni. Si propongono esercizi per scivolare e per mantenere l'equilibrio senza bicicletta, inoltre verranno svolti esercizi per sviluppare la capacità di reazione. Infine si passerà all'atto pratico per provare ad andare in bicicletta senza routine. Per i bambini già esperti sarà allestita una piccola gimcana.
I bambini dovranno venire a scuola portando la propria bicicletta già sfornita di routine e un caschetto.

Alla fine dell'intervento verrà richiesto un contributo creativo da parte di ogni bambino che racconta l'esperienza fatta con i volontari di ValdarnoInBici. 


In seguito ai tanti incontri svolti nelle Scuole dell'Infanzia del Valdarno, abbiamo stilato qualche piccolo suggerimento per avviare i nostri bambini al magico momento di andare a"in bici senza ruotine"...un momento che rimarrà impresso per sempre nella loro mente.

Ecco il nostro decalogo:


1) genitore come “modello:
I bambini imparano imitando i loro buoni esempi.


2) bicicletta senza pedali:
prima di provare a pedalare su una bici vera la bici senza pedali è propedeutica all’acquisizione dell’equilibrio. (In alternativa potrebbe essere utilizzato anche il monopattino )

3) scegliere la bicicletta giusta:
Con l’acquisto di una nuova bicicletta dovrebbero essere rispettate alcune indicazioni:
altezza del telaio della bicicletta: dipende dalla lunghezza delle gambe.
altezza del telaio della bicicletta = lunghezza delle gambe - 25cm

4) regolare adeguatamente l’altezza della sella:
Per fare questo ci si mette seduti sulla sella e si appoggia il tallone sul pedale spostato verso il terreno.
L’altezza della sella risulta ottimale quando la gamba è quasi completamente stesa.
 
5) regolare adeguatamente l’altezza del manubrio:
Di solito si consiglia di posizionare il manubrio alla stessa altezza della sella. Inoltre ci si può tenere alla seguente regola approssimativa: tenere l’avambraccio con il gomito in direzione dello sterzo. Tra le punte delle dita e il manubrio dovrebbe esserci lo spazio di 2-3 cm.

6) scegliere la giusta attrezzatura:
L’uso del casco protettivo risulta indispensabile per la propria sicurezza. Altre protezioni (tipo gomitiere e ginocchiere) possono invece ridurre la mobilità del bambino e fargli passare il concetto che la bici “è un mezzo pericoloso”. Una sbucciatura non è grave.

7) prime pedalate:
per tanti bambini la partenza è il momento più difficile, quindi è consigliabile farli allenare alla partenza spingendo leggermente la bicicletta o facendoli esercitare su una strada con una lieve pendenza in discesa.

8) sguardo avanti:
i bambini per avere un migliore equilibrio devono tenere lo sguardo in avanti, quindi è consigliabile mettersi davanti al bambino e farsi guardare come quando hanno iniziato a camminare (o comunque facendo porre l'attenzione su un particolare fisso davanti al bambino)…cercate di non indurlo a girarsi all’indietro  per guardarvi perchè ne ostacolerete l’equilibrio.

9) imparare a frenare:
all’inizio è bene assicurarsi che il bambino sia in grado di frenare. Quindi una volta che riesce a fare le partenze è necessario farlo allenare ad utilizzare i freni (partenza, 20 m. di pedalata e poi farlo frenare).

10) pratica pratica pratica
solo andando in bicicletta si impara ad andare in bicicletta, quindi più proveranno più riusciranno…è ideale creare condizioni di divertimento in bici senza stressare il bambino.

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